La storia di Ca’ Peruzzetto inizia nel 2020 quando Michele e Adriano Peruzzetto, dopo un attento e partecipato restauro durato 10 anni, decidono di dare questo nome all’antico casolare colonico divenuto la loro abitazione, nonchè cantina. Il progetto è quello di recuperare le radici del territorio del Piave attraverso le vecchie varietà del luogo. Prima fra tutte la Rabosa Bianca, il vitigno in via di estinzione più coltivato nel territorio comunale di Ponte di Piave a fine 1800, oggi conosciuta con il nome di Grapariol.
Al Verduzzo trevigiano biotipo “Motta”, passando per il Manzoni Bianco ed il più famoso Raboso del Piave, si affianca anche il Merlot Khorus. Quest’ultimo rappresenta per la filosofia aziendale, la volontà di innovare e sperimentare con un vitigno resistente (PIWI) di recente introduzione. Quindi il primo passo verso una viticoltura del futuro più sostenibile attraverso una rivoluzione tecnologica di approccio genomico.
In cantina, al fine di rispettare ed esprimere la materia, storia e terroir, si adotta un approccio enologico differente, più naturale, ricorrendo ad alcune fermentazioni spontanee, cercando di fare solo i travasi indispensabili per poter ridurre al minimo i solfiti aggiunti e, nei vini rossi, effettuando macerazioni più lunghe con 22 giorni di contatto sulle bucce.
Azienda Agricola dei Peruzzetto s.s., via Monte Grappa 2, Ponte di Piave (TV) – www.caperuzzetto.it