Descrizione
Vigneto
Vigneto delle Baite, Mansuè. Terreno argilloso con fossili di origine marina. Sistema di allevamento Guyot.
“El Masut” significa “piccolo maso” in dialetto. Gianni Spinazzè era solo un bambino quando andava a lavorare nei vigneti che la sua famiglia gestiva in mezzadria di alcuni proprietari del trevigiano ma è proprio da lì che tutto è cominciato.
Vinificazione
Vendemmia Manuale in cassetta, con selezione dei grappoli. Vinificazione con pigiatura soffice, rimontaggi e follature giornaliere per 15 giorni circa a 28°C.
Affinamento in barrique per 6 mesi.
Note di degustazione
Vino dal colore rosso rubino intenso. Al naso note floreali di viola si mescolano a speziature di tabacco e liquirizia. Vino robusto, con tannini morbidi e piacevole retrogusto di cacao. Ideale con piatti importanti di carni rosse e formaggi stagionati. Servizio: 18°-20°C
Luca Gonzato –
El Masut 2017, Terre di Ger (degustazione 2020)
Quando si parla di vini Piwi si pensa quasi esclusivamente ai bianchi ma ci sono espressioni in rosso di grande qualità come questo El Masut 2017 di Terre di Ger. Mettendoci il naso sopra mi è sembrato di tornare a Saint-Èmilion con i profumi intensi di ciliegie e more mature dei celebri bordolesi e invece siamo a cavallo tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Una zona che tradizionalmente vede il Merlot tra i protagonisti in vigna.
Le uve del Masut sono pronipoti del celebre bordolese, hanno lo stesso cognome ma in più hanno ricevuto le resistenze alle principali malattie fungine della vite. Si chiamano Merlot Khorus e Merlot Kanthus, vitigni da incroci di ultima generazione che esprimono al massimo il concetto di sostenibilità e di salubrità delle uve.
El Masut (piccolo maso), è un vino strutturato, complesso negli aromi. Vanno dalle ciliegie e more a sentori di erbe balsamiche e vegetali che ricordano la foglia di pomodoro e il peperone verde. All’assaggio Il frutto succoso e morbido è sempre presente e accompagna l’astringenza composta del tannino. Fresco e scorrevole nella sua età più dinamica. Si allunga nella persistenza con note calde di affinamento in legno e speziate di pepe nero e liquirizia. Il volume alcolico è equilibrato, del 13,5%.
Vorrei assaggiare questo vino a 10 anni dall’imbottigliamento, in età adulta, sono sicuro che sarà un grande Merlot. Per il momento ne apprezzo la freschezza e queste belle note balsamiche che accompagnano il concentrato di frutti rossi. Per questo vino (e grazie alla temperatura in calo), ho scelto l’abbinamento con un piatto tipico del basso varesotto, polenta (gialla) e bruscitt (straccetti di carne di manzo).