Pravis

Coltiviamo la vite da oltre quarant’anni. Tre vignaioli, insieme, uniti più dall’amicizia che dai medesimi, unitari intenti produttivi.
Per noi vite e vita hanno davvero il medesimo significato. Perché mai abbiamo dubitato sull’importanza di lavorare in armonia con quanto ci circonda.
Un paesaggio ritmato da montagne, bagnato da laghi, tra castelli medioevali e tanta ruralità. Baluardi di una coltura vitivinicola che si trasforma in cultura rurale.
Un amore per la viticoltura e l’enologia trasmesso alla seconda generazione, che è riuscita a creare un eccezionale legame tra tradizione ed innovazione.
Guardando avanti, ma portando le radici trentine sempre nel cuore.

La Cantina è completamente scavata nel terreno, si erge in esterno lineare alla vista,
struttura completamente avvolta dalle rocce calcaree, esposta al sole come al vento che
mitiga tutta la vallata.
Adagiata ai piedi di Castel Madruzzo vuole essere un nuovo, semplice simbolo di operosità contadina, un segno nel territorio, per sancire l’identità stessa della comunità, ma soprattutto della nostra filosofia produttiva.
Fatta di dedizione e spontaneità. Ogni fase della trasformazione dell’uva in vino rispecchia la naturalità del procedimento.
Basti pensare che la tecnologia enologica è ridotta al minimo indispensabile. I chicchi, pigiati, finiscono per “caduta libera” nei tini di fermentazione, poi nelle botti d’affinamento e infine pure nei recipienti per l’imbottigliamento, la pazienza e la naturale forza del vino aiutano le nostre intuizioni di cantina.

I Vigneti sono filari inconfondibili, accuditi con rispetto nei vigneti del fondovalle rigoglioso, ma anche più su, fino alle quote più impervie. Campi vitati con varietà di vitis vinifera selezionate a seconda della loro ubicazione.
Per completare quel magico legame tra terreno, pianta e viticoltore.
Filari sospesi: tra l’azzurro dei laghi del corollario del grande Garda e il cielo terso delle Dolomiti di Brenta. Clima ameno, mitigato dall’Ora del Garda, il vento di vita e per le viti.
Nei nostri campi sperimentazione e tradizione marciano di pari passo. Siamo convinti che per interpretare al meglio il futuro dell’enologia bisogna custodire i saperi del passato.

Impatto zero ‘Naran’
Il futuro è sempre più vicino…
I quattro elementi,
le quattro stagioni,
le quattro parti del giorno,
le quattro età dell’uomo
suggeriscono l’idea ci ciclicità che ha per simbolo l’Ouroborus, il serpente che si morde la coda. Simbolo del perpetuo moto del mondo, l’unità del tutto che si rivela nella molteplicità ciclica per tornare poi sempre in se stesso.

Associato: Piwi Italia

Azienda Agricola Pravis, Loc. Le Biolche nr 1, Lasino (TN) – www.pravis.it